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Google Discover: Ecco Il Nuovo Feed Di Google.

Google ha da poco festeggiato – e l’abbiamo fatto anche noi di Up&Up con lui – i suoi primi 20 anni di ricerche e per l’occasione non si è fatto mancare qualche novità pronta a portare innovazione in quello che è il core business dell’attività: il motore di ricerca e la proposta di contenuti online. In questo senso, tra le nuove feature la più rilevante è Google Discover, una nuova concezione di ricerca indirizzata a una migliore user experience per gli utenti che cercano su Google. Simbolo del nuovo strumento che verrà rilasciato a breve – non è ancora stata comunicata una data ufficiale da Mountain View – è un asterisco con i colori istituzionali di Google; peculiarità principale di Discover sarà la sua capacità di mettere in evidenza informazioni e contenuti rilevanti senza che l’utente compia alcuna azione in modo attivo. Ma di cosa si tratta nello specifico? Scopriamolo insieme.

 

Google Discover Is The New Google Feed.

Google Discover – la nuova funzionalità annunciata da Google e in arrivo prossimamente – è a tutti gli effetti la naturale evoluzione del vecchio Google Feed, strumento che pochi conoscono e che, a oggi, è utilizzabile solo da APP su dispositivi Pixel, Nexus o Google Play. Google Discover verrà invece esteso anche su Google.com e su tutti i browser mobili, per allargare il bacino di utilizzatori e migliorare sempre di più la ricerca degli utenti.

 

Ma cosa cambierà effettivamente? Se Google Feed, a una precisa ricerca di informazioni, mostrava risultati correlati potenzialmente interessati, o forniva dettagli e altre informazioni utili, Discover farà più o meno lo stesso ma in modo più esteso – come abbiamo detto – permettendo a un numero sempre più vasto di utenti, da desktop o da mobile, di scoprire contenuti freschi e interessanti. Come? Mostrando tali contenuti ancor prima che iniziano a cercarli su Google stesso.

 

Google Discover: Nuovo Look, Innovative Funzionalità.

Google Discover è pronto a presentarsi con un’interfaccia grafica assolutamente nuova e rinnovata. Queste le modifiche di design più rilevanti:

  • La sezione header spiegherà all’utente perché sta visualizzando quella particolare scheda, stimolandolo a nuove esplorazioni di argomenti e a ulteriori approfondimenti.
  • Ci saranno nuove icone posizionate accanto al nome di ogni argomento, che appariranno anche nei risultati di ricerca. Cliccandovi l’utente potrà seguire l’argomento in questione.
  • In basso a destra di ogni scheda sarà presenta un’icona di controllo che permetterà all’utente di decidere quanto vedere di un dato argomento.

 

Dal punto di vista delle funzionalità, poi, Google Discover miscelerà notizie di fresca pubblicazione ai migliori risultati pertinenti, anche se non sono effettivamente attuali. L’utente, allora, visualizzare contenuti nuovi per il web insieme a contenuti nuovi per lui, ottenendo così un’informazione più completa e approfondita.

Cosa significa questo da un punto di vista SEO? Come influirà sull’indicizzazione dei contenuti? La risposta, ora che Discover non è stato ancora lanciato, pare abbastanza semplice: un articolo o un contenuto pubblicato anche molto tempo fa potrebbe diventare per l’utente un approfondimento di qualità al pari di una news fresca di stampa.

Dal punto di vista delle ricerche, poi, il lancio di Discover fa prevedere sbalzi importanti per quelle organiche, soprattutto da mobile.

Ma Come Funziona Discover?

Abbiamo precedentemente detto che Google Discover incrocia i risultati di ricerca nuovi ad altri interessanti e correlati, anche più vecchi dal punto di vista della pubblicazione. Per fare ciò Discover attinge all’enorme quantità di contenuti che Google incamera ogni secondo, restituendoli poi all’utente sotto forma di schede di vario tipo che raccolgono contenuti da blog, video, da gallerie di immagini, ecc.

All’interno di ogni scheda saranno presenti dei tag interni che, al click, permetteranno all’utente di accedere a una sezione in cui vengono presentati tutti i contenuti pertinenti alla ricerca categorizzati con quello specifico tag.

Tutto ciò è possibile solo grazie all’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale al quale Big G ha tanto lavorato – e sta lavorando ancora.

Fonte: Google

 

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