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Ranking Google: cosa determina visibilità e posizionamento del tuo sito?

Navigando in rete e, in particolare, cercando qualcosa su Google, il motore di ricerca propone una lista di risultati che comprende siti web e contenuti in grado di rispondere alle domande indirettamente poste. Ma in base a quali criteri Google decide quali contenuti rispondano effettivamente ed efficacemente? Se dal canto suo Big G non dà informazioni ufficiali in questo senso – come spiega Luca De Berardinis, Consulente Inbound Marketing, in un’intervista a Ninja Marketing – gli esperti del settore hanno individuato 4 macro fattori di ranking del 2017.

Ma procediamo con ordine: cosa si intende per ranking di un sito web? È una sorta di “punteggio” attribuito da Google a un sito web e alle pagine che lo compongono. Più alto è il valore di ogni singola pagina, maggiore è la probabilità che il tuo sito compaia nelle prime posizioni del motore di ricerca in base a una specifica parola chiave. Ne consegue che avere un ranking alto equivale ad avere molta visibilità sul web, e viceversa. Considerando, poi, che la maggior parte del traffico online arriva dal motore di ricerca, è fondamentale assicurare al proprio sito web un “punteggio” quanto più elevato possibile.

 

 

4 fattori di ranking del 2017.

#1 Contenuti rilevanti
«Non è una novità – afferma Luca De Berardinis – Già da qualche anno si sa che un sito senza contenuti non ha ragione di esistere. Google è estremamente affamato di contenuti, perché sono questi che gli permettono di capire se un sito è un possibile candidato per le domande degli utenti». Tuttavia, non bastano più solo contenuti orientati alle keyword ma è fondamentale che siano rilevanti, che vadano in profondità negli argomenti (in-depth content). Quali sono le pagine meglio posizionate? «In base agli studi di Backlinko sono proprio quelle che hanno all’incirca 1900 parole» risponde De Berardinis.

#2 Backlink coerenti
I backlink altro non sono che i link che il tuo sito riceve da altri siti: ogni link rappresenta un “voto” che gli altri danno ai tuoi contenuti; ogni “voto” ha un peso e un’importanza dati dall’autorevolezza di chi li linka. Ne consegue che i backlink e la popolarità che essi determinano siano fattori di ranking più che mai importanti, in quanto permettono a Google di capire quanto è conosciuto e apprezzato il tuo sito, quanto viene consigliato e come.
Attenzione, però: come spiega Luca De Berardinis «Chi ci linka deve avere contenuti necessariamente in tema con quelli che pubblichiamo noi, quindi deve esserci una specie di coerenza semantica, senza la quale il link vale poco o niente». A questo punto nasce spontanea la domanda: come fare a incentivare link in ingresso di qualità? Risponde ancora una volta il Consulente Inbound Marketing intervistato da Ninja Marketing: «Semplice, basta investire nei contenuti. È chiaro che se scrivo contenuti unici e interessanti, se li promuovo attraverso i social network e li diffondo per bene, aumenterà notevolmente le chance che qualcuno possa leggerli, trovarli interessanti e linkarli».

#3 Esperienza mobile
Lo scorso anno sono cambiati gli algoritmi di indicizzazione di Google a favore dei contenuti e della user experience mobile (cosiddetto mobile-first indexing) piuttosto di quelli da desktop. Più del 50% delle persone si collega e fa ricerche dal proprio smartphone: il consiglio, quindi, è quello di «realizzare il tuo sito web con un design di tipo responsive, in quanto è l’unico che ti garantisce la possibilità di avere gli stessi contenuti in entrambe le versioni». Basti pensare, infatti, che – come evidenziato da alcune ricerche – i 100 domini più visibili su Google hanno una versione ottimizzata della piattaforma e dei contenuti su smartphone e tablet.
Inoltre, mettendo online un sito con una versione mobile incompleta comporta una penalizzazione da parte di Google e non permette di ricevere un giusto posizionamento sul motore di ricerca.

#4 Protocollo sicuro, tag e testi àncora.
Tra i tanti fattori tecnici che incidono positivamente sul ranking e sul posizionamento del tuo sito web, ci sono anche i tag H1 (titolo dell’articolo o della pagina) e H2 (diversi titoli che si riferiscono ai paragrafi della stessa pagina) in quanto rendono le singole pagine più leggibili. È importante curare anche quelle parole o frasi usate per creare link interni del sito stesso o versi siti esterni, optando per Anchor Text (testi àncora) che siano descrittivi della pagina di atterraggio.
Infine, è importante utilizzare HTTPS al posto dell’http: è stato dimostrato che il 45% dei siti più visibili su Google utilizzano proprio questo protocollo. Il certificato di sicurezza SSL garantisce che tutte le comunicazioni da/per il sito web siano criptate e quindi più sicure.

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